In vigore l’equo compenso per gli avvocati

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In vigore l’equo compenso per gli avvocati

In vigore l’equo compenso per gli avvocati, secondo quanto stabilito dalla legge numero 172/2017 di conversione del decreto fiscale.
La legge ha stabilito l’equità, ossia la proporzionalità alla quantità e qualità del lavoro svolto e al contenuto delle caratteristiche della prestazione. Parliamo, quindi, di equo compenso, novità che riguarderà tutti i lavoratori autonomi, professionisti e non, che avranno diritto a percepire un compenso effettivamente proporzionato al lavoro svolto, tenendo conto di parametri fissati dal Ministro della Giustizia per tutti i lavoratori autonomi, professionisti e non.
Nello specifico la norma modifica la legge professionale forense. Si rivolge al compenso dei rapporti regolati da convenzioni che hanno ad oggetto lo svolgimento di attività in favore di imprese bancarie e assicurative e di imprese e che non rientrano nella categoria delle microimprese o delle piccole o medie imprese.
Al contempo il decreto va a specificare anche l’aspetto concernente eventuali vessazioni, di cui si parla, nel caso in cui la convenzione veda uno squilibrio contrattuale a carico di avvocati, professionisti o lavoratori autonomi. Ancora vi è vessazione laddove il cliente pretenda prestazioni aggiuntive gratuite, anche se state oggetto di trattativa e di approvazione scritta.

Con queste modifiche al decreto, si è puntato ad eliminare eventuali dubbi interpretativi e a colmare vuoti della regolazione, come nei casi in cui l’avvocato svolga procedimenti di mediazione e di negoziazione assistita.

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