Da figura di presidio giuridico a vero e proprio centro di valore strategico d’impresa: nel corso degli anni il ruolo del General Counsel si è evoluto notevolmente, divenendo un autentico manager al centro dei processi decisionali aziendali.
Le moderne direzioni legali in house operano in maniera integrata con altre funzioni aziendali, dalla finanza alle risorse umane. In questo scenario, il General Counsel si qualifica come una figura C-Level.
A riprova di quanto sostenuto, sono sempre più i General Counsel che proseguono la propria carriera professionale nell’area strategica divenendo CEO anche di grandi multinazionali.
Questa tendenza ci suggerisce 2 riflessioni:
Questa evoluzione del ruolo professionale del General Counsel può essere letta come una conseguenza diretta di dinamiche strutturali che stanno ridefinendo l’approccio al mercato delle aziende. Da un lato la complessità organizzativa delle medie grandi imprese, dall’altra nuove sfide legali correlate ai cambiamenti socio-economici in atto.
Un aspetto da valutare è la dinamicità del quadro normativo di riferimento. Così come il GDPR sono sempre più frequenti gli interventi giuridici finalizzati alla regolamentazione della digitalizzazione e dell’utilizzo etico delle nuove tecnologie, prima fra tutte l’AI.
L’AI ACT è un esempio tangibile di come il General Counsel sia chiamato ad un ruolo di responsabilità per guidare l’innovazione aziendale. Non si tratta solo di garantire l’aderenza alle normative vigenti, ma anche accompagnare l’azienda nei processi di valutazione e adozione delle nuove tecnologie. Spetta al General Counsel effettuare il monitoraggio e l’interpretazione delle leggi e delle direttive, supportare la formazione in collaborazione con le unità HR e IT ed infine eseguire audit interni per verificare l’uso dell’AI dentro l’azienda e prevenire i rischi.
Un’altra area in cui cresce la responsabilità dei dipartimenti legali è quella legata al risk management.
Il General Counsel gioca un ruolo chiave nella gestione integrata del rischio, prevenendo e anticipando problematiche normative e azioni con una potenziale ricaduta reputazionale negativa.
A conferma della trasformazione in corso, i dati riportati emersi dall’indagine ACC Europe – Association of Corporate Counsel – forniscono un quadro nitido sull’evoluzione del ruolo del General Counsel.
Secondo più del 50% dei CLO intervistati, il processo decisionale strategico è diventato un aspetto centrale del ruolo professionale. Inoltre, il 58% dei Chief Legal Officer è direttamente coinvolto in operazioni di fusione e acquisizione e nella definizione della strategia aziendale. Il maggior coinvolgimento in attività manageriali si accompagna a un sempre più stretto rapporto con il vertice aziendale: il 73% degli intervistati riporta direttamente al CEO. Questa collocazione strategica all’interno della governance aziendale riflette la centralità del General Counsel come manager in grado di orientare le scelte strategiche.
Sempre secondo il report ACC, per il 42% rendere più efficienti i processi di lavoro è un aspetto prioritario. La digitalizzazione legale appare una risposta concreta a queste nuove e crescenti necessità: il 62% del CLO europei prevede di migliorare l’utilizzo delle tecnologie legal tech.
Integrare soluzioni digitali nelle attività professionali delle direzioni legali e utilizzare software gestionali migliora sensibilmente la qualità delle decisioni prese e la gestione efficiente del workflow.
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