L’Antitrust contro il monopolio Siae

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L’Antitrust contro il monopolio Siae

In Italia la SIAE, rifacendosi a una legge del 1941, detiene il monopolio della gestione dei diritti d’autore sul territorio.
La stessa legge, infatti, nomina la SIAE come unico organo a poter svolgere l’attività di intermediario fra chi detiene i diritti e chi vuole farne uso.
In questo scenario il recepimento della direttiva europea Barnier, sulla gestione collettiva dei diritti d’autore, ha aperto in Parlamento un intenso dibattito.
Particolarmente incisivo è stato il parere espresso dall’Antitrust italiano che ha dichiarato come «in un contesto economico caratterizzato da profondi cambiamenti tecnologici, la mancata apertura del mercato nazionale della gestione dei diritti d’autore limita la libertà d’iniziativa economica degli operatori e la libertà di scelta degli utilizzatori».
Il regime di esclusiva nella gestione dei diritti d’autore, afferma ancora l’Antitrust, è anacronistico e per niente al passo con le emergenti esigenze del mercato musicale.
In tal senso il ruolo della SIAE appare come una autentica anomalia intrinseca al sistema italiano di raccolta dei diritti d’autore, ma completamente aliena al quadro normativo che l’UE auspica e impone ai propri stati membri.
Di tutt’altro calibro la replica della Siae, che “si permette di far notare come il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e la Corte di Giustizia Europea abbiano chiarito come la direttiva sia compatibile con l’esclusiva e sottolineato che una esclusiva non è di ostacolo alla crescita del mercato del diritto d’autore e anzi ne presidia lo sviluppo. Ne è dimostrazione che quello italiano è il mercato che nel 2015 ha registrato il maggiore tasso di crescita a livello europeo”.

Ora la decisione finale spetta a Parlamento e Governo che dovranno scegliere se seguire il parere dell’Antitrust o perseverare difendendo l’esclusiva SIAE nella piena consapevolezza, tuttavia, che già tutt’oggi la Direttiva Barnier e l’Europa permettono a qualsiasi società di intermediazione dei diritti europea di operare anche nel nostro Paese.

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