In-House Lawyer, quando l’Avvocato diventa Manager

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In-House Lawyer, quando l’Avvocato diventa Manager

Non più e non solo competenze e conoscenze legali. Le logiche del mercato, sempre più competitivo, richiedono all’In-House Lawyer, l’avvocato che lavora nei contesti imprenditoriali, nuove competenze.
Le conoscenze legali e la capacità di applicarle nel rispetto delle norme non sono più sufficienti. Al legale, perché possa avere un ruolo rilevante all’interno del contesto aziendale e, ancora di più, nel mercato attuale, sono richieste nuove skills”. A raccontarci di questi cambiamenti l’Avvocato Daniele Attivissimo, il nostro Consulente Legale e Manager di Rete di Happy Network. “È necessario che l’Avvocato abbia competenze multidisciplinari e sia capace di spaziare in differenti ambiti. Non solo: il punto fondamentale da cui la figura in questione deve partire, o forse sarebbe meglio dire ripartire, è l’approccio all’applicazione delle norme, che non può essere asettico, ma deve basarsi sulle reali esigenze aziendali”. Una capacità che nasce da un cambiamento di mentalità. “Il legale deve saper evidenziare all’azienda eventuali controindicazioni e rischi, ma al contempo deve dare all’attività le giuste tutele”.

Si tratta, quindi, di capacità che prescindono dagli studi di Giurisprudenza, ma riguardano la valutazione dei rischi connessi all’impresa o a nuovi progetti, i rapporti con nuove realtà e stakeholders o, ancora, la gestione delle risorse umane. Una figura sempre più utile alle imprese, se si considera come le responsabilità delle stesse siano in aumento con il cambiamento delle normative europee.
Un’ulteriore importante capacità richiesta è il saper lavorare in team. Anche in questo caso si tratta di un cambiamento di ottica e di vedute: come è noto, infatti, l’avvocato classico è prevalentemente legato al lavoro autonomo e individuale. Questa situazione è stata, in parte, modificata dalla nascita e dallo sviluppo di Studi Legali sempre più strutturati e settorializzati. Ancor di più tale aspetto è evidente in un’azienda, dove la capacità di confrontarsi e mettere le proprie competenze a favore dell’intero gruppo di lavoro è sinonimo di successo”.

Ho svolto la mia attività– racconta Daniele- in entrambe le modalità, facendo esperienza sia all’interno di un’azienda che come consulente esterno ed è proprio alla luce di queste esperienze che ho modificato il mio approccio, puntando ad una conoscenza sempre più profonda degli obiettivi e delle modalità di fare business della realtà con cui mi interfaccio, tenendo conto anche del settore di appartenenza della stessa”. Il supporto e il contributo di Daniele si fa ancora più completo se pensiamo che, oltre al ruolo di Consulente Legale per Legos, è anche Manager di Rete per Happy Network, rete di imprese di cui facciamo parte. “L’esperienza di Manager di Rete mi ha dato la possibilità di conoscere le imprese del network, così da poter creare nuovi contatti, spunti, partnership e relazioni”. La tendenza verso cui muoversi è quella di un nuovo legale, che sia molto più di un avvocato e che somigli sempre più ad un imprenditore: non solo non è un ostacolo o un limite per l’azienda, ma è creatore di nuove possibilità, opportunità e sinergie.

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