Future Ready Lawyer 2024

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Future Ready Lawyer 2024

CONOSCERE IL PRESENTE E INDAGARE IL FUTURO DELLA LEGGE

Ogni area professionale legata al mondo della giustizia, dagli avvocati ai dipartimenti legali si trova ad affrontare un presente in itinere, scosso da numerosi cambiamenti, prevalentemente di matrice tecnologica e sociale. A riguardo si annovera l’ingresso sempre più rapido dell’Intelligenza Artificiale nell’operatività legale e l’implementazione dei criteri ESG nelle politiche aziendali per migliorare il contesto socio-ambientale. I numerosi interventi ministeriali per digitalizzare e snellire la macchina della giustizia sono un chiaro sintomo di un settore in costante evoluzione, che vede nel legal tech uno spartiacque tra vecchi e nuovi modelli.

La legal Industry come sta affrontando questa fase transitoria? Quali saranno i trend principali dei prossimi anni? La survey “Future Ready Lawyer 2024”, condotta da Wolters Kluwer Legal & Regulatory, prova a rispondere a queste domande, fotografando il panorama attuale del mondo legale. Un’istantanea che ci offre numerosi spunti di riflessione sul contesto normativo, sugli strumenti più innovativi e sulle nuove esigenze maturate.

L’indagine ha coinvolto oltre 700 avvocati di studi legali e corporate legal office di tutto il mondo per approfondire il tema della digitalizzazione legale, aprendo una finestra sul futuro della legge.

GEN AI: ACCELERATORE D’INNOVAZIONE 

La GenAI si attesta fulcro delle evoluzioni di settore, il principale vettore della trasformazione legal tech.
Una tecnologia oggetto di numerose sperimentazioni da parte dei professionisti legali, che stanno integrando le sue potenzialità a più livelli del proprio flusso di lavoro.
Stando al report, i campi applicativi più esplorati riguardano la gestione di grosse moli di dati, in termini di ricerca, analisi e automazione di attività come la reportistica. Utilizzare l’Intelligenza Artificiale permette dunque di migliorare la qualità dell’assistenza legale riducendo notevolmente i tempi, aumentando conseguenzialmente la soddisfazione.

Si registra un netto aumento riguardo l’utilizzo dell’AI. I dati sono eloquenti: il 76% degli avvocati dei corporate legal office e il 68% degli avvocati che operano in uno studio legale dichiara di utilizzare GenAI almeno una volta alla settimana, di questi la metà invece afferma di confrontarsi con l’AI ogni giorno.

I numeri attestano una maggiore consapevolezza nei confronti dell’Intelligenza Artificiale e un’apertura verso questa nuova tecnologia, come dimostrato dalla volontà di impiegare sempre più risorse in quest’ambito: il 58% degli studi legali e il 73% dei corporate legal office prevede di aumentare gli investimenti nell’AI nei prossimi tre anni. Inoltre, il 71% degli intervistati dichiara di seguire già o che sarà tenuto a seguire nel prossimo anno dei corsi di formazione verticali sull’Intelligenza Artificiale.

MODELLI COMMERCIALI – LEGALI: NUOVE PRATICHE ALL’ORIZZONTE

L’impatto delle nuove tecnologie potrebbe cambiare, o più propriamente evolvere alcune pratiche commerciali legali e i modelli di business attuali, in risposta a un contesto di mercato sempre più competitivo.

Anche in quest’area di approfondimento il ruolo e la fiducia riposta nell’AI è preponderante.
La maggior parte degli intervistati, più precisamente il 6% dei dipartimenti legali aziendali e il 55% degli studi legali ritiene che l’Intelligenza Artificiale possa avere un impatto sulla prevalenza delle ore fatturabili.
Il modello di fatturazione oraria, da sempre parametro centrale nella definizione del pricing dell’offerta legale, potrebbe cedere il passo a nuovi modelli incentrati più sull’output fornito che sull’effort necessario.
Questo perché l’AI facilita i flussi di lavoro, liberando tempo prezioso per tutti i professionisti.

La necessità di efficienza operativa e snellimento dei processi ha portato alla crescente tendenza di esternalizzare il lavoro a fornitori di servizi legali alternativi. Ad esempio il 57% degli intervistati prevede di esternalizzare l’automazione dei documenti e il 49% di ri-assegnare i compiti di ricerca e analisi legale.
Da questa prospettiva i player ALSP non rappresentano un problema, ma una risorsa per gli studi e le direzioni legali.

MONDO DEL LAVORO: STUDI ATTRATTIVI PER LE NUOVE RISORSE

Anche il settore legale dovrà confrontarsi con le nuove tendenze del mondo del lavoro.
Gli studi legali per attrarre nuovi talenti e fidelizzare le risorse, oltre alla retribuzione offerta, dovranno offrire ai professionisti un migliore work-life balance, un fattore ritenuto significativo per l’81% degli intervistati.
Un altro aspetto ritenuto importante è la cultura aziendale: quasi tre quarti del campione dichiara di essere alla ricerca di luoghi di lavoro diversificati, inclusivi e attenti all’ambiente.
Tra le skills più richieste dagli studi e le direzioni legali non stupisce trovare le competenze tecnologiche, un fattore determinante nel percorso di assunzione delle nuove risorse, un chiaro effetto della digitalizzazione della giustizia.

ESG: CRESCE LA RICHIESTA DI SOSTENIBILITÀ

La sostenibilità è la grande sfida del futuro, accolta da tutti i settori e il mondo legal non è da meno.
Studi e direzioni legali dovranno integrare nelle proprie policy l’integrazione dei criteri ESG ma soprattutto fornire una guida puntuale e aggiornata ai propri clienti per implementare attività sostenibili sempre più premiate non solo dai clienti ma anche dai mercati finanziari.
A conferma di ciò, il 68% degli intervistati vede un aumento della domanda di competenze legali in materia di ESG, ma solo il 29% degli studi legali dichiara di essere “molto preparato”.
Per colmare questo gap, le strategia attuate da studi e direzioni legali sono:
– Formazione: il 56% dei corporate legal departments e il 45% degli studi legali offre ai propri dipendenti programmi di formazione ESG.
– Sviluppo policy e linee guide interne per favorire l’adesione ai criteri ESG.

ACCESSO ALLA DIGITALIZZAZIONE

Cambia il contesto normativo, nascono nuove richieste di assistenza legale e si evolvono i modelli operativi, conseguenzialmente aumenta la necessità di implementare nella propria attività professionale strumenti legal tech in grado di facilitare la crescita di un settore che si dovrà confrontare con la digitalizzazione della giustizia.
Legos offre i migliori software gestionali per studi e direzioni legali per rendere più accessibile la legal digital transformation.

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