

Internet ha rivoluzionato ogni attività e dinamica relazionale, tanto nella sfera privata, quanto in quella pubblica e professionale.
Soffermandoci su quanto il mondo sia cambiato grazie alle potenzialità della digitalizzazione, possiamo individuare un elemento comune a tutti i cambiamenti: l’accessibilità.
Internet ha permesso a tutti noi di accedere ad un bacino di informazioni potenzialmente infinito in maniera diretta e semplificata: le homepage dei siti aprono le porte a milioni di dati, abbattono muri, avvicinano gli utenti alle Istituzioni.
Potremmo quindi definire il mondo online come un mondo democratico, in grado di ridurre il gap tra gli utenti e le conoscenze specifiche, offrendo strumenti tecnologici avanzati per favorire il dialogo e la co-partecipazione dei cittadini alla Res Publica.
In questa era digitale dell’accessibilità, per i professionisti legali le opportunità sono innumerevoli, ma anche le responsabilità e le implicazioni sul piano della giustizia.
La Legge, intesa come l’insieme delle norme giuridiche che costituiscono il diritto oggettivo, è al servizio delle Democrazia, ne tutela a pieno titolo la sopravvivenza e la prosperità.
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”: l’Articolo 21 della Costituzione Italiana postula nella libertà d’espressione uno dei pilastri della Democrazia. Internet è un mezzo di diffusione fortemente democratico, con requisiti d’accesso minimi dove ogni cittadino può esprimere il proprio libero pensiero e confrontarsi su ogni tematica in maniera totalmente indipendente.
La diffusione capillare di Internet e la facilità d’accesso ha abilitato nuove modalità di erogazione dei servizi SMART ai cittadini da parte dello Stato. Ci si riferisce a tutte quelle attività, iniziative e piattaforme inerenti al cosiddetto E-Government: l’utilizzo di tecnologie innovative nei processi amministrativi delle PA.
Le Amministrazioni sono tenute a rendere pubblico lo stato di accessibilità di ogni sito web e applicazione mobile di cui sono titolari.
Un esempio che esplicita la portata democratica della digitalizzazione è la Piattaforma Referendum, uno strumento online per gestire tutte le fasi del processo di raccolta delle firme in formato digitale.
Il cittadino non deve più recarsi in loco di persona per dar voce al proprio volere, ma solamente accedere alla propria area privata. Crollano così tutti gli ostacoli alla partecipazione attiva politica.
A riguardo, il Ministero della Giustizia ha ribadito il proprio impegno nel promuovere strumenti innovativi volti a garantire processi democratici più accessibili e trasparenti.
Lo snellimento della Macchina della Giustizia è un obiettivo centrale del PNNR.
Un processo di ammodernamento legale che passa da riforme mirate a digitalizzare e rendere più efficiente l’attività professionale dei professionisti della legge.
Identità digitale e PEC sono solo alcuni degli strumenti atti a migliorare le attività giuridiche, rendendole più accessibili.
Per la fruizione digitale dei servizi di Cancelleria per avvocati, commercialisti, ma anche privati cittadini e associazioni che si rivolgono agli Uffici Giudiziari è stato implementato il PST – Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia. Dalle procedure concorsuali alla liquidazione delle spese di giustizia, ciò che in passato comportava un notevole impiego di tempo, ora è a portata di click.
I continui progressi del PCT – Processo Civile Telematico – e del PPT – Processo Penale Telematico, offrono grandi spunti di riflessione sulla traiettoria digitale tracciata dal Ministero.
Una giustizia più efficiente e agile è una giustizia in grado di tutelare meglio il cittadino, un principio deontologico fondante che trova forti basi attuative nella digitalizzazione legale.
La digitalizzazione ha reso il cittadino più consapevole circa i propri diritti e i propri doveri sanciti dalla Legge. In passato la conoscenza delle norme era in possesso di un numero ristretto di professionisti.
Oggi il web è costellato di siti e blog concernenti la divulgazione di tematiche legali, spazi di approfondimento dove ogni privato cittadino, per necessità o semplice passione, può addentrarsi negli articoli e nei commi della Fonti di diritto in totale autonomia.
Basti pensare al sito Normattiva, un portale online ufficiale dello Stato Italiano “finalizzato all’erogazione di un servizio affidabile, gratuito e completo di informazioni sulle leggi italiane” che rende facilmente consultabile tutte le norme e gli aggiornamenti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
Seguendo una logica preventiva della legge, una maggiore consapevolezza delle norme diminuisce il numero di comportamenti contro la legge e le controversie innanzi ai giudici.
Il risultato è una giustizia meno ingolfata e una cittadinanza migliore.
Dal 2022 per la prima volta i numeri dell’avvocatura sono in calo: la differenza tra il numero dei nuovi iscritti all’albo e il numero degli avvocati che abbandonano la professione è in negativo di 1.650 unità.
Questo dato, riportato nel Report sull’Avvocatura 2024, non è un segnale d’allarme per la categoria, ma il sintomo di un cambiamento in atto che potrebbe aprire a scenari positivi per gli avvocati.
La diminuzione della pressione competitiva offre nuove opportunità occupazionali per i neo-professionisti e una crescita maggiore per gli studi avviati che sapranno rispondere alla crescente richiesta di servizi legali in ambito digitale.
La digitalizzazione offre anche strumenti innovativi utili alla professionalizzazione del mondo legale. I Software gestionali sono tool completi in grado di rendere più efficiente la professione.Innalzare il livello qualitativo dell’offerta legale e diminuire tempi e costi operativi possono rendere la crescita professionale di avvocati, studi e direzioni legali più accessibile.