Il Senato ha definitivamente approvato una nuova legge che disciplina l’ omicidio stradale. Coloro che commetteranno un omicidio in stato di ebrezza alcolica grave o sotto l’effetto di droghe, rischiano tra gli 8 e i 12 anni di carcere. Inoltre, se il conducente ha tentato anche la fuga, rischia fino a 20 anni di reclusione.
Sarà punito con una reclusione da 5 a 10 anni l’automobilista il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l o che abbia causato l’incidente per condotte pericolose come l’eccesso di velocità, guida contromano, infrazione ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio. Se a morire è più di una persona, la pena aumenta della metà. Il colpevole, in questo caso, rischia fino a 18 anni di carcere.
La nuova normativa dispone l’arresto immediato per coloro che sono colti in flagranza di reato, causando la morte di terzi a causa di alcol e droga. L’arresto non avviene se, il conducente colpevole, si ferma per prestare soccorso a coloro che hanno subito i danni, mettendosi a disposizione degli organi di polizia giudiziaria.
Ovviamente, anche gli autisti di autobus e i camionisti sono inclusi nella categoria in questione, avendo come parametro di tasso alcolemico un limite di 0,8 g/l.
La revoca della patente diviene una conseguenza automatica in caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali.
In caso di omicidio, la nuova patente sarà conseguibile dopo 15 anni, dopo 5 anni in caso di lesioni personali stradali. Questi termini aumentano in determinati casi; se ad esempio il conducente dopo l’omicidio fugge, la revoca non sarà inferiore a 30 anni.
Sarà possibile visionare il testo completo sulla Gazzetta Ufficiale che ne riporterà tutti i particolari.